“Ogni persona che induca a pensare a quanto costa l’abito che indossa, non lo sa portare” – R. Bacchelli. Questo pensiero riassume perfettamente il fenomeno di Svuota l’armadio, un’iniziativa che mescola moda etica e praticità economica.
Fondato nel 2013 da Federica Poulain, Svuota l’armadio nasce come un gruppo Facebook dedicato alla compravendita di abbigliamento di seconda mano a Roma, ma in breve tempo ha conquistato tutta Italia. Si tratta di un fenomeno fresco e coinvolgente, che attira l’attenzione di giovani e meno giovani, appassionati di moda e sostenibilità.
L’idea alla base è semplice: liberarsi di capi e accessori che giacciono dimenticati nell’armadio, che non rispecchiano più la nostra identità o il nostro stile. Spesso ci troviamo di fronte a oggetti che, pur non indossati da tempo, portano con sé ricordi affettuosi, come una maglietta di una vacanza indimenticabile o una gonna comprata in un momento di shopping impulsivo. E poi ci sono le scarpe, tanto belle quanto scomode, che rimangono inutilizzate.
Oltre al legame emotivo con i vestiti, c’è anche l’aspetto pratico: è difficile accettare di buttare via centinaia di euro. Svuota l’armadio è nato proprio dalla necessità di fare spazio e liberarsi di un armadio stracolmo, ma non solo: Federica ha unito la sua passione per l’ecologia e il riciclo a questo progetto.
“Acquistare una cosa di seconda mano è molto più vantaggioso che comprarla a prezzo pieno”, afferma Federica. Non solo si risparmiano soldi, ma si contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale della produzione di nuovi capi.
Da un’iniziale comunità online, Svuota l’armadio si è trasformata in un vero e proprio movimento, con oltre 36.000 iscritti. Questo modello è stato replicato in diverse città italiane, da Roma a Milano, da Palermo a Torino. La comunità si è sviluppata attorno a questa idea di riciclo, creando un ambiente di scambio non solo di vestiti, ma anche di informazioni e consigli utili.
Il successo dell’iniziativa ha portato a eventi come i mercatini ufficiali a San Lorenzo e Torpignattara, dove i membri possono vendere e comprare vestiti e accessori. In questo modo, l’idea di riciclo ha iniziato a farsi strada nel cuore della società contemporanea, portando con sé una nuova consapevolezza.
Inoltre, molti artigiani partecipano a questi eventi, offrendo pezzi unici e fatti a mano, un vero tesoro in tempi di crisi. “Oggetti unici a prezzi stracciati sono sempre benvenuti, specialmente per noi studentesse”, commentano le partecipanti.
Dal 2013, Federica ha registrato il marchio “Svuota l’Armadio” presso la Camera di Commercio, un passo fondamentale per proteggere il lavoro svolto negli anni. La piattaforma è diventata un luogo in cui vendere, comprare e scambiare, coprendo un vasto assortimento di articoli, dall’abbigliamento agli accessori.
Il prossimo evento, il Mercatino di Svuota l’armadio a Roma, si terrà il 5 marzo e promette un pomeriggio all’insegna dello shopping etico e divertente, con 35 espositori e numerose opportunità per trovare capi desiderati a prezzi vantaggiosi.