Palazzetto Venezia
Il Palazzetto Venezia, noto anche come Palazzetto di San Marco, è un significativo esempio di architettura rinascimentale situato a Roma, precisamente in piazza San Marco. Costruito per volere di Papa Paolo II, il palazzetto esprime la magnificenza del periodo in cui fu eretto.
Origini e Costruzione
La sua costruzione iniziò nel 1467, originariamente concepito come un giardino porticato, o “viridario”, all’interno del Palazzo San Marco. Il cardinale Pietro Barbo, che in seguito divenne Papa Paolo II, commissionò l’edificio per ampliare la sua residenza.
Il palazzetto si trovava in una posizione strategica, a pochi passi da Palazzo Venezia, e serviva come una sorta di avamposto del palazzo principale. La sua loggia, che affacciava su giardini curati, era utilizzata dal Papa per apparire durante eventi pubblici. Questo spazio divenne iconico, simboleggiando il potere papale.
Trasformazioni nel Tempo
La storia del Palazzetto Venezia è segnata da molteplici ristrutturazioni e utilizzi. Dopo la morte di Paolo II nel 1471, il palazzo passò al nipote Marco Barbo, che continuò a migliorarne l’aspetto. Negli anni, il palazzetto ha ospitato numerosi dignitari, tra cui il cardinale Lorenzo Cybo de Mari, e ha avuto un ruolo significativo come sede diplomatica della Repubblica di Venezia.
Durante il XVII secolo, la struttura subì un ulteriore declino, ma fu rapidamente ristrutturata da Papa Paolo III, che la utilizzò come residenza estiva. A seguito di questa ristrutturazione, le arcate della loggia furono chiuse, conferendo al palazzetto un aspetto più autonomo.
Demolizione e Ricostruzione
Nel 1909, il palazzetto fu abbattuto per far spazio ai lavori di ampliamento di piazza Venezia, ma grazie all’interessamento di intellettuali e artisti, il Palazzo fu ricostruito tra il 1910 e il 1913 a una certa distanza dalla sua posizione originale. La nuova costruzione, sebbene diversa, mantenne elementi architettonici significativi del palazzo originale, come i materiali recuperati dalla demolizione e la disposizione delle arcate.
Architettura e Design
Il Palazzetto presenta una pianta rettangolare con un vasto cortile al centro, dove si trova un pregiato pozzo scolpito da Antonio da Brescia. Il cortile è circondato da due ordini di arcate: il primo con colonne ottagonali e capitelli compositi, e il secondo con colonne di travertino in stile ionico. Questa struttura architettonica riflette il raffinatissimo stile del primo Quattrocento.
La ricostruzione del palazzetto ha comportato alcune modifiche, come l’eliminazione di un’arcata per lato, che ha contribuito a una pianta più quadrata. Il cortile, ora ricco di siepi di alloro e alberi di agrumi, richiama i giardini rinascimentali italiani e offre uno spazio di tranquillità nel cuore della città.
Utilizzo Contemporaneo
Dal 2006, il palazzetto è parte del Museo di Palazzo Venezia, ospitando una vasta collezione di opere d’arte e reperti archeologici. La loggia superiore è dedicata al lapidario, un’importante raccolta di marmi antichi e rinascimentali. Tra i pezzi salienti vi è una lastra in marmo che rappresenta una scena di vita quotidiana, ritrovata durante gli scavi per la ricostruzione.
Scoperte Sottorranee
Durante i lavori di ristrutturazione nel 2010, è stata rinvenuta una botola in legno che conduce a un bunker incompiuto, progettato per proteggere Mussolini durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo rifugio, mai completato, rappresenta un ulteriore tassello della storia complessa del Palazzetto e del suo utilizzo nel corso dei secoli.
Visita e Accessibilità
Oggi, il Palazzetto Venezia è aperto al pubblico e offre un’esperienza unica per chi desidera esplorare la storia e l’arte di Roma. Gli orari di apertura e le modalità di accesso possono variare, quindi è consigliabile controllare in anticipo sul sito ufficiale del museo.
Link Correlati
Per ulteriori approfondimenti sulla storia di edifici storici a Roma, visita La Storia di Ca’ Foscari: L’Università di Venezia.