By Venetia 
Quando si parla di Venezia, il pensiero va immediatamente ai suoi splendidi canali, alle gondole e, naturalmente, al vetro. Tra le tradizioni più affascinanti di questa città c’è l’arte delle impiraresse, le abili artigiane che si dedicano alla creazione di gioielli con perle di vetro. Queste donne, spesso sedute all’esterno delle loro case, hanno rappresentato per secoli un elemento distintivo della vita veneziana, tessendo storie e creando opere d’arte con le loro mani esperte.
Luisa Conventi è una delle ultime impiraresse rimaste a Venezia e ha dedicato la sua vita a preservare questa tradizione unica. Il suo negozio, Gioia, è diventato un vero e proprio museo vivente, un luogo dove i visitatori possono immergersi nella storia della lavorazione delle perle e scoprire i segreti di una pratica riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dall’UNESCO. Qui, Luisa accoglie chiunque desideri intraprendere un viaggio nel passato, esplorando come questa affascinante arte abbia contribuito alla grandezza di Venezia.
Fin da piccola, Luisa ha respirato il mondo delle perle. Crescendo, aiutava il suo zio nella produzione di perle in vetro soffiato e conterie, piccole perline colorate particolarmente ricercate nel settore della moda. Con lui, ha creato e venduto spille, collane e orecchini, portando il suo lavoro in giro per il mondo e partecipando a fiere in Italia, dove non perdeva occasione di mettere in mostra la sua creatività.
Con il passare degli anni, Luisa ha deciso di aprire una propria attività e ha avviato eventi dedicati a questa antica arte. Nel 2007, ha lanciato la “Festa delle Impiraresse”, un evento unico che celebra l’arte della lavorazione delle perle, con esposizioni, sfilate e spettacoli che raccontano storie e aneddoti legati a questa tradizione. Ogni edizione si svolge in location suggestive della città, mantenendo viva la memoria di un’arte che rischia di scomparire senza un adeguato passaggio generazionale.
Gioia non è solo un negozio, ma anche un piccolo museo che offre uno sguardo affascinante sugli strumenti del mestiere delle impiraresse. Qui, i visitatori possono ammirare la sessola, un piccolo attrezzo utilizzato per raccogliere le perle, e la palmeta, un ventaglio di aghi pronti per l’uso. Questo spazio espositivo permette di immaginare le mani sapienti delle donne mentre lavorano, creando pezzi unici che raccontano storie di un tempo passato.
Tra le fotografie vintage esposte, si possono vedere donne che lavorano vicino alle porte delle loro case, magari lungo un canale, mentre chiacchierano e creano pezzi d’arte in un’atmosfera di convivialità. O ancora, immagini che ritraggono le impiraresse schierate, pronte a liberare la loro creatività. Oggi, l’arte di impirar perle viene proposta anche a non professionisti e bambini, grazie a laboratori creativi che permettono di scoprire questa tradizione affascinante.
Negli ultimi decenni, la produzione di perle a Murano ha conosciuto un declino, ma Luisa e altre artigiane continuano a lavorare con passione. Con l’aiuto della comunità, sono stati avviati progetti per garantire la sopravvivenza di questa tradizione, come la creazione di eventi e fiere dedicate. La passione di Luisa per il suo lavoro è contagiosa e la sua determinazione a mantenere viva l’arte delle impiraresse è un esempio di come il patrimonio culturale di Venezia possa continuare a prosperare.
Oggi, le impiraresse non solo creano gioielli, ma contribuiscono anche a un’importante narrazione culturale. Grazie all’UNESCO, il loro lavoro è stato riconosciuto e valorizzato, permettendo a questa tradizione di essere ascoltata a un livello più ampio. Luisa e le sue colleghe sono ora ambasciatrici di una storia che deve continuare a essere raccontata.
Visite a Gioia offrono un’opportunità unica per immergersi nella cultura veneziana, per scoprire il mondo delle impiraresse e per comprendere l’importanza di preservare queste arti tradizionali. Con ogni pezzo creato, si celebra non solo la bellezza delle perle di vetro, ma anche la resilienza e la passione di coloro che continuano a tramandare questa arte affascinante.
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